Ottobre e il marshmallow globale
A metà ottobre iniziamo a notare i primi segnali: panettoni sugli scaffali, il catalogo di portapenne-a-forma-di-renna imperdibili per l’ufficio, qualche abete fluorescente già in vendita nelle vetrine, anche se fuori c’è l’ottobrata e la mercanzia arancio-nero Halloween è ancora tutta da vendere.
L’anticipo continuo delle festività è marketing, ma il marketing studia e riflette il nostro modo di vivere l’attesa.
Spesso siamo portati a una sorta di fuga in avanti, cercando di proiettarci in un futuro che immaginiamo più piacevole. Il Natale, con la sua promessa di calore e affetti, diventa una meta desiderabile, un rifugio che ci permette di evitare il fastidioso presente, che può essere stressante, incerto o semplicemente noioso, come una giornata di pioggia autunnale.
Allo stesso tempo, con le giacche pesanti riemerge dagli armadi una certa ansia anticipatoria: con le aspettative elevate delle festività, l’idea di doverci "preparare" per tempo inizia a pesare. Date che arrivano e si riempiono, cose da fare, cose da comprare.
Forse questo post dovevo scriverlo a dicembre. Ma è già ora.
E pensare che nel mondo ogni civiltà, attraverso espressioni sia religiose che laiche, celebra da secoli il valore dell'attesa: l’Avvento cristiano e il Ramadan islamico, ma anche - ad esempio - la Cerimonia del tè in Giappone o i riti di passaggio dei Nativi d’America.
Queste pratiche, spesso legate a momenti di transizione o riflessione, ci ricordano l'importanza di rallentare, prepararsi e riflettere prima di un evento significativo.
Oggi però sembra più difficile coltivare la pazienza. Pensiamo ai classici studi degli anni ‘60 con il test del marshmallow: si osservava che chi riusciva a posticipare la gratificazione da bambino otteneva, da adulto, maggiore successo professionale e sociale.
Invece noi, figli e i nipoti di quei baby boomer, abbiamo iniziato da tempo a mangiarci subito le caramelle. E poi a lamentarci della generazione successiva che vuole fare lo stesso, in modo se possibile più veloce e sfacciato.
E intanto, per qualsiasi settore di mercato immaginabile, c’è un calendario commerciale dell’avvento: il tuo marshmallow ogni giorno!
Quindi cosa fare, in un mese in cui si lavora tanto, piove, c’è coda in tangenziale ma non ci sono ancora i biscottini allo zenzero?
Cerca qualcosa di piacevole in questo autunno (un paesaggio? un sapore?) senza saltare mentalmente a dicembre.
Se non trovi niente di piacevole, crealo. Camminare sul lato soleggiato della strada, di solito, è gratis.
Aspetta consapevolmente: l’attesa può essere un piacere, se ogni giorno fai un passo verso una meta importante per te.
Condividi con qualcuno le fatiche, le difficoltà e il significato delle tue attese. Poi, però, condividi anche i marshmallow!