Come scegliere il tuo psicologo: guida pratica
Scegliere uno psicologo (o psicologa – gli asterischi sono sottintesi in tutto il testo) è una decisione importante, che merita attenzione e consapevolezza. Per aiutarti a fare la scelta giusta, ecco alcuni consigli utili e pratici.
1. Parti dalle TUE domande
Ognuno di noi ha un approccio diverso nel valutare una scelta così personale. Puoi iniziare ponendoti alcune domande:
Mi sentirei più sicuro seguendo consigli o referenze di una persona di cui mi fido?
Voglio cercare informazioni online, leggere recensioni o approfondire i dettagli del suo percorso professionale?
Mi interessa sapere se il professionista utilizza metodi innovativi o specifici?
Voglio concentrarmi sui risultati concreti e sapere come verranno misurati?
Rispondere a queste domande – o almeno capire quale domanda è più significativa per te – può aiutarti a orientarti nella ricerca e a scegliere lo psicologo che ha le caratteristiche professionali e umane più rilevanti per te.
2. Controlla qualifiche e iscrizione all’Albo
Dopo una prima “investigazione” che segue i tuoi criteri personali, seleziona le possibilità assicurandoti che sia abilitato alla professione e iscritto all’Albo degli Psicologi, facilmente consultabile online sul sito dell’Ordine nazionale. Questo è un primo passo per garantire che lo psicologo rispetti gli standard professionali e deontologici.
3. Informati sul percorso formativo e le specializzazioni
Ogni psicologo ha un ambito di competenza. Che si tratti di psicoterapia, consulenza lavorativa o sostegno emotivo, verifica che il professionista abbia esperienza nel settore che ti interessa. Non esitare a chiedere dettagli sul suo approccio e sulla formazione che ha seguito: scegli anche in base ai contenuti e alle modalità delle sue risposte.
4. Aspettati trasparenza su preventivo e consenso informato
Uno psicologo professionista fornirà, fin dal primo incontro, informazioni chiare sul costo delle sedute e ti proporrà la firma del consenso informato. In linea con le normative GDPR, questo documento spiega i tuoi diritti, la metodologia utilizzata e le tecniche impiegate nel percorso. È un segnale di serietà e trasparenza, senza le quali è meglio cambiare subito interlocutore.
5. Fai attenzione alla connessione personale
Il rapporto umano è fondamentale. Le prime impressioni “a pelle” sono spesso espressioni di qualcosa che capiamo razionalmente solo più / troppo tardi. Un buon contatto empatico è fondamentale per lavorare insieme su questioni che spesso hanno a che fare con emozioni, sentimenti, paure e altri elementi almeno parzialmente inconsci.
Durante i primi colloqui, quindi, chiediti: mi sento ascoltato e compreso in piena riservatezza? Riconosco in questo professionista una figura di cui posso fidarmi? Mi sento del tutto libero da giudizi, aspettative, preconcetti nella relazione con lo psicologo? Se la risposta è negativa, è del tutto legittimo valutare altre opzioni. Non temere di cambiare strada, può capitare che un primo tentativo non vada a buon fine. È normale: ogni percorso è unico e trovare la persona giusta può richiedere del tempo. Un professionista valido ti aiuterà anche a trovare un altro collega, che possa seguirti al meglio.
In definitiva, scegliere il tuo psicologo è un mix di informazioni pratiche e sensazioni personali. Prenditi il tempo per informarti, fidati del tuo istinto e dai valore alle tue esigenze.